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Il vecchio...

"Io l'ho vista!" disse il vecchio vestito di scuro, seduto all'angolo.

Era solo, e urlò la frase sbattendo un grosso boccale di birra di fronte a sé.

"Voi scherzate, parlate di maledizioni e mostri come fossero bazzecole, ma l'orrore... L'ORRORE, VI DICO! Quello non lo potete nemmeno immaginare. Io stesso non oserò pronunciarlo qui, ma l'ho ceduto e questo è il risultato."

Sollevò la gamba di legno mezza marcia, rivelando, nel movimento, anche un dettaglio ancora più inquietante: il cappuccio che faceva ombra al suo volto si scostò leggermente, lasciando intravedere un'orbita vuota, senza nemmeno una benda a coprirla.

Qualcuno tra la folla scoppiò a ridere. Ma non tutti. Non chi lo riconobbe.

"È lui, ti dico," si sentì sussurrare.
"Si dice abbia visto l'inizio e la fine di tutto l'arcipelago."

Pian piano le risate svanirono, lasciando spazio al silenzio. Aleggiava un’aura di rispetto, che nemmeno l’ubriachezza dei presenti poteva rompere.

Poco dopo, il vecchio si alzò e se ne andò, lasciando un doblone d’oro sul tavolo. Sopra vi era inciso un teschio deforme. In quel momento, tutti ebbero la certezza che non mentiva.

Ma ormai se n'era andato. E con lui, il silenzio.

Ben presto tornarono i lazzi, il rotolare dei dadi e le risse nella taverna.