Marina
Caratteristiche principali
Colore vele: bianche
Possibilità di creare schieramenti: sì
Guerra interna: no
Riferimenti storici
Tra il XVI e il XVIII secolo la pirateria rappresentava una minaccia costante ai traffici marittimi, in particolar modo nel Mediterraneo, nei Caraibi e nelle Indie Orientali. Quando le razzie diventavano insostenibili le marine statali intervenivano reprimendo i pirati, seppur spesso le risorse a disposizione potevano essere scarse poiché i vascelli dovevano essere impiegati nelle costanti guerre contro gli altri domini coloniali. La repressione della pirateria prevedeva l'impiego di spie, regolari pattugliamenti, imboscate e blocchi navali. Agli inizi del XVIII secolo gli Stati coloniali si accordarono per eliminare una volta per tutte questa spina nel fianco, iniziando a ritirare le patenti di corsa, controllando i porti franchi come Nassau e Port Royal e collaborando per catturare e giustiziare i pirati. In pochi anni gli sforzi congiunti delle marine europee decretarono la fine dell'età dell'oro della pirateria. Famosi marinai che hanno
- Woodes Rogers (1679 - 1732): ex-corsaro, fu nominato Governatore delle Bahamas e procedette a ripulire completamente Nassau lottando contro pirati del calibro di Calico Jack, Barbanera e Anne Bonny.
- Robert Maynard (1684 - 1751): tentente della Royal Navy che sorprese ed uccise Barbanera a capo di due sloop in uno dei suoi nascondigli preferiti, l'isola di Ocracoke.
- Horatio Nelson (1758 - 1805): uno dei più celeberrimi Ammiragli della storia navale. Nonostante sia ben più famoso per il suo ruolo fondamentale nelle Guerre Napoleoniche, in giovane età condusse anche azioni anti-pirateria.
- Thomas Cochrane (1775 - 1860): brillante comandante britannico che ha combattuto la pirateria nel Mediterraneo e nel Sud America, considerato un eroe in Cile, Brasile e Grecia. Ha ispirato la penna di C. S. Forester per il personaggio di Horatio Hornblower e il protagonista Jack Aubrey di Master and Commander.
Su Pirates War
Su Pirates War la marina rappresenta legalità, forza e dominio militare. I marinemarine, organizzati secondo una gerarchia ferrea, rispondono agli ordini della propria potenza nazionale e sono legatidotati dadi disciplina, di un altissimo senso dell'onore e dalladi fiducia reciproca. Sebbene possano suddividersi in alleanze differenti non posso attaccarsi fra di loro, rappresentando quindi una forza unitaria, per lo meno sulla carta. L'elevato addestramento in battaglia li rende delle vere e proprie macchine da guerra, sebbene possano soffrire storicamente di inferiorità numerica e di una eccessiva rigidità tattica rispettodettata aidalla necessità di rispettare la legg. I loro nemici giurati, i pirati, godono invece di estrema libertà d'azione che possono godereusare dia maggioreloro libertàvantaggio. d'azione. Pattugliano instancabilmente i mari proteggendo i mercanti dalle incursioni dei pirati e spesso anche dei corsari, sebbene possano a volte assoldare qualcuno di essi pur di perseguire il bene superiore,superiore, ovvero la garanzia dell'ordine e della legge.
Specifiche ed attività di fazione
Le attività di fazione dei marine sono in corso di definizione.